mi permetto di dissentire con il compagno river: lo scrittore vero è posseduto dalla propria arte. non smette mai di produrre un testo mentale, fino all'ultimo dei suoi giorni. vedi buk, carver, dostoevskij, tondelli stesso, emily dickinson, orwell...
comunque confermo: ho una clientela poco numerosa ma di altissima qualità!
L'arte fine a sé stessa fa giocoforza una brutta fine; la scrittura mentale se non è coercitiva per lo stesso autore allora, per un doppio appuntamento con l'estetica e con i sogni, può anche non essere liberata su carta (oppure scritta, come dai tuoi citati autori); considera i cuntastorie che, come vecchi aedi, si sono tramandati l'arte del cunto con grandi performance mentali: loro non avevano mai scritto testi ma solo, appunto, creati in mente.
specifico che con "produrre un testo mentale" intendo dire che il processo della scrittura è un'attitudine di vita. un modo di organizzare la realtà. mi unisco a te nel dire che il cantastorie scrive, eccome: omero o gesù cristo non hanno mai scritto un cazzo su carta...
su una cosa non concordo, ma godo nel farlo (perché i tuoi argomenti sono interessanti): per me tutta l'arte è inutile, come dice un tale. è sempre fine a se stessa: se servisse a Qualcosa, non sarebbe arte. l'arte non è la vita, ma una sua rappresentazione.
Se possibile, non commentare come "Anonimo": nel sottostante menù a tendina è possibile inserire un nickname scegliendo "Nome/URL". Chi non ha un blog/sito può lasciare vuoto il campo "URL".
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.
8 commenti:
Questo blog sta diventando troppo intellettuale per me! :-)
Ciao Em!!!!
... del resto, mica posso deludere una clientela così scelta...
(ben trovato francesco)
E in più gioca il fatto che essendo padrone della propria penna e del proprio tempo, può decidere all'improvviso di scrivere la parola Fine!
mi permetto di dissentire con il compagno river: lo scrittore vero è posseduto dalla propria arte. non smette mai di produrre un testo mentale, fino all'ultimo dei suoi giorni. vedi buk, carver, dostoevskij, tondelli stesso, emily dickinson, orwell...
comunque confermo: ho una clientela poco numerosa ma di altissima qualità!
L'arte fine a sé stessa fa giocoforza una brutta fine; la scrittura mentale se non è coercitiva per lo stesso autore allora, per un doppio appuntamento con l'estetica e con i sogni, può anche non essere liberata su carta (oppure scritta, come dai tuoi citati autori); considera i cuntastorie che, come vecchi aedi, si sono tramandati l'arte del cunto con grandi performance mentali: loro non avevano mai scritto testi ma solo, appunto, creati in mente.
specifico che con "produrre un testo mentale" intendo dire che il processo della scrittura è un'attitudine di vita. un modo di organizzare la realtà.
mi unisco a te nel dire che il cantastorie scrive, eccome: omero o gesù cristo non hanno mai scritto un cazzo su carta...
su una cosa non concordo, ma godo nel farlo (perché i tuoi argomenti sono interessanti): per me tutta l'arte è inutile, come dice un tale. è sempre fine a se stessa: se servisse a Qualcosa, non sarebbe arte.
l'arte non è la vita, ma una sua rappresentazione.
per un doppio appuntamento con l'estetica e con i sogni
notevole
Quoto francesco,
questo è un salotto
di "nouvel art" :)
ciao compagneros
Posta un commento
Se possibile, non commentare come "Anonimo": nel sottostante menù a tendina è possibile inserire un nickname scegliendo "Nome/URL". Chi non ha un blog/sito può lasciare vuoto il campo "URL".
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.